mercoledì 9 giugno 2010

Paul McCarthy a Palazzo Citterio - Milano

Oggi sono stato a Palazzo Citterio a visitare la mostra di Paul McCarthy, personaggio quasi ignoto ai non addetti ai lavori dell'arte contemporanea. La mostra è organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi e rientra nell'ambito di recuperare strutture dimenticate dalla città per renderle temporaneamente luoghi di mostre e valorizzarli, Palazzo Citterio è stato scelto appositamente per questo motivo e pare che la location sia stata talmente apprezzata dall'artista da creare un'opera site specifi e da convincerlo a porre nel sotterraneo dell'edificio una parte del suo studio, direttamente da Los Angeles, la Pig Island.
Si tratta di un artista che pare non sia possibile incasellare in un movimento particolare, un personaggio un po' sui generis; passando per via Brera si intravede dal portone la prima scultura: un uomo (G. W. Bush, padre o figlio non è chiaro neppure all'artista) che sta sodomizzando un maiale, il tutto in silicone rosa shocking: l'intento non è la satira politica bensì il ribaltamento dell'immaginario dello spettatore, non Bush ma un uomo qualunque, reso irriconoscibile dall'amputazione di parte del viso e delle orecchie, in poche parole INQUIETANTE, ma con un suo senso.
Questo è il benvenuto alla mostra! Si procede visionando un autoritratto materico di McCarthy, sdraiato mezzo nudo su una sdraio da giardino, per poi accedere all'area di proiezione dei video: grotteschi, splatter, ispirati ai b-movie degli anni Sessanta e Settanta: lo spettatore è avvolto dalle immagini e dal frastuono, è spaesato, impressionato e spaventato perchè non capisce in che spazio si sta muovendo; l'ispirazione di questi video è il film Disney "L'isola del tesoro" cui si ricollegano la trama, i costumi e le location.
I pezzi forti dell'intero percorso sono Ketchup Sandwich (un cubo di lastre di vetro sovrapposte intervallate da ketchup tra uno strato e l'altro), Paula Jones (una donna sdraiata a gambe aperte completamente nuda e con una testa sovradimensionata) e la Pig Island, vera e propria sezione dell'atelier dell'artista, smontato e ricollocato nel sotterraneo del palazzo: ricostruito nei minimi dettagli, sulla base delle 24000 (sì, 24000) fotografie realizzate per ricollocare tutti i pezzi e che ha necessitato di un mese per l'assemblaggio.
La location è stata particolarmente apprezzata da McCarthy che si è anche offerto di acquistarla, tuttavia la situazione non felice in cui versa il palazzo fa pensare; tutto è molto hard: tutto cemento armato, niente pavimento, buchi enormi nelle pareti. Un palazzo del Settecento che di barocco ha solo la facciata e null'altro in quanto oggetto di un restauro, mai finito, che dura da ormai trent'anni; si era anche chiamato James Stirling per la sua ristrutturazione e farne un'ala della Pinacoteca di Brera ma la mancanza di fondi, la morte dell'architetto,la morte del soprintendente Russoli, ideatore del progetto, e la diatriba sulla Grande Brera hanno gravato enormemente sulle sorti di questo edificio che grazie alla politica illuminata della Fondazione Trussardi si sta cercando di recuperare, almeno temporaneamente.

Fondazione Nicola Trussardi
Pig Island, una mostra di Paul McCarthy
Palazzo Citterio, via Brera 14 - Milano, fino al 4 luglio 2010
dalle 10,00 alle 20,00
http://www.fondazionenicolatrussardi.com/home

3 commenti:

  1. Caro Fabio, ieri ci sono stato anche io con la mia ragazza e devo dirti che l'inquietudine l'ha fatta da padrone. Oscenità, morbosità, paura, assurdità, tutto quel rosso sparso un po' dovunque nella sala delle proiezioni, sembrava un Kubrick cruento e il che è tutto dire.
    Ad ogni modo, la cosa che ho apprezzato è stato l'allestimento, il posto era adatto, era perfetto, la location, con quelle sue mura piene di crepe, gli squarci, l'odore del cemento, le scale grezze...che spettacolo e poi che goduria nello scendere le scale e sentirsi vicini al mattatoio "cinematografico" creato nel salone più grande.
    Che roba.
    Tu pensa che la mia ragazza è un'appassionata di film horror, ma certe cose viste lì l'hanno shoccata, al punto che mi ha detto di voler uscire perchè stava per vomitare. :D
    Ciò che mi ha conquistato, oltre alla ineguagliabile location è il fatto di dovermi muovere con attenzione, perchè ti giuro, avevo paura, quella paura che ti viene quando pensi che qualcuno possa aggredirti e farti male, ma male sul serio.
    E allora camminavamo con circospezione, guardandoci attorno, pensando a cosa fare nel caso in cui spuntasse qualcuno da dietro armato di motosega.
    Si camminava piano, con il cuore in gola, e poi quel "sognatore" che è la riproduzione dell'artista...è pauroso, così reale, così strano, io pensavo si potesse muovere da un momento all'altro, ti viene voglia di urlare, gridare per cercare di stabilire un po' di ordine e di calma, ma niente da fare.
    Comunque io amo pensare che George W Bush sodomizza maiali, ma sono uomini trasformati in maiali, da una maga Circe statunitense (lo stesso Bush)...i suoi elettori, i repubblicani, coloro che gli hanno dato fiducia...ecco chi sono quei porci.
    Da uomini elettori, con una "coscienza", un pensiero, a bestie adatte per il mattatoio, inutili e rumorose, rumorose come ciò che troviamo al piano di sotto.
    Tant'è che sotto abbiamo un mattatoio vero e proprio.
    Un caro saluto, ci vediamo su anobii.
    Toti.

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  2. sei Salvatore da Bergamo?

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  3. No, Salvatore è un amico.
    Io sono Fabio di Milano

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